Influenza

Thursday, January 31, 2008

I farmaci utili contro l'influenza

L'influenza ricompare puntualmente ogni anno nonostante le vaccinazioni. A differenza di tutti gli altri virus, quello dell'influenza, infatti, è capace di modificarsi periodicamente eludendo così le difese immunitarie (cioè gli anticorpi che si sono formati nell'organismo durante precedenti contagi o in seguito a vaccinazione). Il contagio avviene attraverso goccioline di saliva emesse con la tosse, gli starnuti o semplicemente parlando. Essere "contagiati" però non significa necessariamente sviluppare in seguito la malattia perché, nonostante il virus sia molto forte, il corpo umano spesso riesce a debellarla senza che si siano presentati i sintomi.

L'influenza si manifesta soprattutto quando c'è una debilitazione sia fisica sia psichica (quest'ultimo dato è confermato da numerose ricerche) tale per cui il sistema immunitario si indebolisce e non può arrestare con efficacia la crescita del virus all'interno dell'organismo. Allora, dopo un'incubazione variabile da uno a tre giorni, inizia bruscamente la febbre (38-39 gradi) con mal di testa, brividi, inappetenza, stitichezza o talvolta nei bambini diarrea, dolori addominali e muscolari diffusi con la sensazione di "corpo bastonato", insonnia, stanchezza. La fase descritta di solito dura due o tre giorni; poi possono comparire tosse, raffreddore, dolore sternale, mal di gola e nel complesso la malattia dura circa una settimana per regredire infine talora spontaneamente, senza alcun aiuto farmacologico.

Occorre precisare che gli antibiotici sono del tutto inutili contro l'influenza perché inattivi contro i virus, mentre sono di discreta utilità l'acido acetilsalicilico e i suoi derivati. La cura migliore è soprattutto il riposo per dare al corpo la possibilità di concentrare le proprie energie nella lotta contro il virus.

La dieta dovrà essere leggera, prevalentemente liquida e ricca di vitamine naturali. Il vaccino è indicato nelle persone considerate "a rischio", cioè negli individui particolarmente deboli, per esempio i bambini e gli anziani, che potrebbero sviluppare polmoniti o broncopolmoniti. La prima dose di vaccino si assume a ottobre ripetendola dopo quattro oppure otto settimane, dà una protezione del 60-70 % e va ripetuta ogni anno proprio per la variabilità del virus influenzale.

I farmaci utili contro l'influenza

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Friday, January 18, 2008

Cosa, dunque, si è dimostrato veramente efficace per alleviare i sintomi dell'influenza?

Brodo di pollo per alleviare i sintomi?

Strano ma vero, il brodo di pollo si è rivelato piuttosto efficace nel sollievo dei sintomi influenzali: è infatti ricco di proteine che aiutano la ricostruzione della membrana delle cellule del sistema immunitario. “Nonostante questo rimedio sia noto da millenni e sia citato nel codice di Hammurabi - afferma Jefferson - solo di recente si è dimostrato che le sue proprietà sono di natura antinfiammatoria e accelerano il flusso del muco nasale”.

Il brodo di pollo è in effetti un antico rimedio della nonna per curare i sintomi delle infezioni superiori delle vie respiratorie, un rimedio la cui efficacia è stata recentemente confermata da uno studio apparso sull’autorevole rivista specializzata Chest. Questo studio attribuisce al brodo di pollo, in virtù di alcune sostanze che contiene, un leggero effetto antinfiammatorio che lo rende quindi in grado di alleviare le infezioni superiori delle vie respiratorie. Il brodo di pollo caldo, poi, attraverso l'aroma percepito dalle narici o attraverso un meccanismo collegato al gusto, sembra possedere una sostanza supplementare per incrementare la velocità di fluidificazione del muco nasale.

“Una variante piccante della cucina ebraica con l'aggiunta di peperoncino migliora ulteriormente l'efficacia del brodo”, sottolinea Jefferson. “Ciò è dovuto alle proprietà vasodilatatrici del peperoncino (e del calore)”.

Secondo alcuni, poi, il brodo avrebbe un effetto ancora più benefico se accompagnato da un piatto di carote cotte, che rilasciano un'elevata quantità di carotenoidi. Ma su quest'ultimo “rimedio” non esistono prove scientifiche di efficacia.

Soffiarsi il naso e inalare il vapore: sì o no?

Soffiarsi il naso è probabilmente dannoso perché costringe flussi di muco nasale dal naso-faringe verso l'orecchio medio, un elemento importante per la formazione di otite media e per la disfunzione della tuba di Eustachio.

Per quanto riguarda l'inalazione del vapore ci sono prove di efficacia contrastanti. Per esempio, sono stati condotti alcuni test che hanno coinvolto l'uso di un umidificatore nell'ambiente, ma non hanno portato a prove conclusive. È tuttavia risaputo che i rinovirus non sopravvivono a una temperatura superiore ai 32°C e quindi il vapore a questa temperatura è un rimedio che può risultare efficace, tanto più se associato al mentolo, che per le sue proprietà vasodilatatrici aumenta la pervietà delle vie aeree. Ben vengano, quindi, i classici sulfumigi della nonna.

Cosa, dunque, si è dimostrato veramente efficace per alleviare i sintomi dell'influenza?

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Thursday, January 10, 2008

Qual è il trattamento consigliato per contrastarla?

Non esistono metodi validi che permettano di identificare in tempo reale il virus responsabile dell'epidemia in atto. Quindi, anche quando si tratta dei virus dell'influenza A e B, contro cui esistono farmaci specifici (vedi la scheda influenza), è impossibile utilizzare in tempo utile trattamenti mirati. Ne consegue che, in assenza di precise modalità di diagnosi e terapia, assume particolare importanza il trattamento sintomatico della sindrome, ma anche in questo caso un'ampia varietà di comportamenti caratterizza l'utilizzo di farmaci antinfiammatori, antipiretici, antibiotici e antivirali.

La comparsa di fenomeni di resistenza di batteri e virus esposti in modo inappropriato ad antibiotici e antivirali renderebbe necessario un uso mirato di questi farmaci, tanto più che diversi dati scientifici mettono in discussione l'utilità della chemioprofilassi antinfluenzale di routine.

"Chi si stupisce di questo fatto - sottolinea Tom Jefferson del Cochrane Vaccines Field - deve tenere presente che in media su 100 casi di sindrome influenzale, solo una percentuale fino al 10 per cento viene causata da virus influenzali 'veri', ossia da virus che sono suscettibili all’uso di antivirali. Il rimanente dei casi è dovuto ad altri virus, meno noti, meno studiati e per i quali non vi sono cure specifiche. L’assunzione routinaria di antivirali è quindi una lotteria con poche probabilità di vincita”.

"Dal momento che i numerosi agenti infettivi che entrano in competizione l’uno con l’altro per infettare le vie respiratorie danno sintomi che sono tutti uguali (indistinguibili cioè per agente causale) - continua Jefferson - non resta che cercare di intervenire sui sintomi e/o con misure non specifiche”.

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Sunday, January 6, 2008

È in arrivo l'influenza?

Mal di testa, febbre, tosse, dolori muscolari, gola infiammata. Sono questi i sintomi più comuni delle sindromi simili all'influenza, che costringono ogni anno molte persone a stare a letto e ad affidarsi alle cure del medico. Dopo queste, poi, cominciano a fare la loro comparsa i virus influenzali veri e propri.

A causa della sua diffusione la sindrome influenzale ha un notevole impatto sanitario ed economico in quanto, con la sua comparsa, si verificano aumenti:

- delle consultazioni mediche;
- dei farmaci su prescrizione e per automedicazione (i cosiddetti "farmaci da banco");
- delle assenze dal lavoro per malattia;
- dei ricoveri ospedalieri.

Inoltre a seguito dell’influenza, che può essere dovuta a più di duecento ceppi e specie virali diverse, in alcuni individui la malattia respiratoria può aggravarsi causando delle complicazioni (per esempio una polmonite). Il conseguente aumento dei ricoveri ospedalieri, quindi, comporta anche un notevole aumento della spesa sanitaria e mette spesso in crisi il sistema ospedaliero. Ma è possibile fare qualcosa per ammortizzare i costi e i disagi dovuti all'avanzare dell'epidemia?

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Wednesday, January 2, 2008

Influenza | Cos' è | Cosa fare (IV) Complicazioni

L'influenza è una malattia importante perché, oltre a colpire milioni di persone, può andare incontro ad alcune serie complicazioni. Queste sono più frequenti nei bambini molto piccoli, nelle persone che hanno superato i 65 anni d'età, negli adulti con malattie croniche (diabete, asma, bronchite cronica, malattie di cuore o renali). Tra le complicazioni più frequenti ci sono l'otite (specialmente nei bambini piccoli), la sinusite, la bronchite e la polmonite, dovute in genere all'intervento di batteri che si sovrappongono all'infezione iniziale.

La polmonite, causata dal virus stesso oppure da un microbo chiamato pneumococco, può rivelarsi una complicazione particolarmente temibile per gli anziani e per le persone che soffrono cronicamente di malattie respiratorie o cardiache: per questi soggetti la vaccinazione combinata, sia contro l'influenza sia contro la polmonite pneumococcica, sembra essere una soluzione ottimale.


A cura di Giancarlo Bausano
Medicina Preventiva, ASL RM B Roma

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