Influenza

Saturday, January 30, 2010

Influenza A: una "pandemia" evento da cui imparare

Se la tesi di Wolfgang Wodarg, il capo della Commissione sanità del Consiglio d'Europa che ha etichettato come 'falsa pandemià quella generata dall'influenza A fosse confermata, «le responsabilità non andranno cercate nei Governi nazionali e regionali che hanno voluto proteggere le popolazioni da possibili rischi, seguendo correttamente le indicazioni degli organismi internazionali». A scriverlo è Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), in una lettera congiunta con il segretario Sumai (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana) Roberto Lala e con il presidente della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) Giuseppe Mele, inviata ai propri dirigenti regionali e provinciali, per esortare i camici bianchi al pieno sostegno alla campagna vaccinale contro l'influenza A, organizzata dalla Fnomceo. «Una sola cosa è certa - scrivono Milillo, Lala e Mele - la pandemia da nuova influenza è stata, e sarà, un evento da cui tutti i soggetti coinvolti, a livello nazionale e internazionale, dovranno trarre il massimo dell'insegnamento.

Problemi analoghi potrebbero ripresentarsi in futuro e le organizzazioni sanitarie non potranno esimersi dall'affrontarle e gestirle, assumendo le necessarie decisioni. Anche tutti noi medici italiani, dovremo, per parte nostra, riflettere su quanto è successo, per contribuire a far sì che il Ssn italiano possa rispondere in modo adeguato ad ogni altro evento pandemico». Nella missiva, i tre esponenti di Fimmg, Fimp e Sumai, sottolineano che «a tutt'oggi non possiamo ancora archiviare come 'inutilè una campagna vaccinale contro la nuova influenza, che potrebbe presentare ancora evoluzioni pericolose per la salute pubblica». Ma precisano di seguire con attenzione l'iniziativa presa da un gruppo di esponenti del Consiglio d'Europa, che hanno chiesto l'apertura di un dibattito per valutare se le aziende farmaceutiche produttrici di vaccini hanno esercitato dei condizionamenti sull'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) affinchè venisse dichiarato lo stato di pandemia da influenza A.

Influenza A: una "pandemia" evento da cui imparare

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Monday, January 18, 2010

I rischi di guidare con l'influenza

Quando ci si mette al volante è necessario essere nel pieno delle nostre facoltà fisiche e mentali: per questo è sconsigliabile guidare quando si sono assunti medicinali che inducono sonnolenza, droghe o quando si è bevuto troppo alcool.

Tuttavia anche guidare con l'influenza potrebbe provocare facilmente incidenti: una ricerca commissionata dalla compagnia assicurativa inglese Loyds TBS Insurance, infatti, ha stabilito che chi conduce un automobile da influenzato è come se guidasse dopo aver bevuto un doppio whisky.

Gli effetti del virus influenzale sulla guida sono del tutto simili a quelli provocati dall'abuso di sostanze alcoliche: la concentrazione si abbassa, i riflessi rallentano e si allungano i tempi di reazione agli stimoli esterni.

Lo studio scientifico ha coinvolto 100 automobilisti, dei quali 60 erano infleunzati e raffreddati, mentre 40 accusavano altri piccoli, ma comuni e fasitdiosi acciacchi, come il mal di testa, la sindrome premestruale, lo stress.

Tramite un simulatore di guida è stato possibile riscontrare che gli influenzati avevano un rallentamento dei riflessi dell'11%, corrispondente a 2,3 metri di spazio d'arresto in più di un veicolo che percorra 96 metri a circa 100 km orari. Lo spazio d'arresto si allungava di un solo metro se si andava più piano, a 48 km/h.

La società inglese YouGov ha commissionato, dal canto suo, un altro sondaggio per conto di altre compagnie a ssicuratrici d'oltre Manica.

Intervistando 4mila persone che si erano rivolte alla propria assicurazione dopo un sinistro stradale si è constatato come 22 tra esse fossero influenzate e raffreddate al momento dell'incidente. Proiettando questi dati sul totale degli automobilisti inglesi, 33,5 milioni di individui, si è stimato che nel solo 2008 ben 125mila incidenti siano stati provocati dagli effetti dell'influenza e dai sintomi delle malattie da raffreddamento, come tosse, febbre, raffreddore e mal di gola.

La situazione peggiora se, oltre all'influenza, ci si mette al volante dopo aver assunto farmaci volti a combattere il virus, che spesso hanno la sonnolenza tra i loro effetti collaterali.

Purtroppo basta un millisecondo di distrazione per andare a sbattere con la macchina e basti pensare, a questo proposito, che starnutendo chiudiamo gli occhi per qualche istante.

Gli assicuratori britannici concludono, dunque, che è meglio prendere i mezzi pubblici o un taxi quando le nostre condizioni di salute non sono proprio buone.

I rischi di guidare con l'influenza

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