Influenza

Tuesday, March 17, 2009

Influenza

Diagnosi ed esami strumentali

Poiché di norma il medico diagnostica un’influenza in base ai sintomi ed al riscontro contemporaneo di molti altri casi nella comunità, non sono necessari abitualmente altri accertamenti diagnostici, anche se il virus dell'influenza può essere isolato e coltivato con tecniche particolari di laboratorio dal naso, dalla gola o dal catarro emesso con la tosse. Questa procedura viene però seguita di routine solo da laboratori specializzati che si trovano presso i centri incaricati della sorveglianza dell'epidemia.

Se invece il medico sospetta una complicanza dell'influenza, per esempio una polmonite, richiederà ovviamente una serie di analisi, per esempio gli esami del sangue e una radiografia del torace.

Quando consultare il medico

È necessario chiamare il medico se la persona ammalata di influenza appartiene ad una delle categorie a rischio già elencate (bambini piccoli, anziani, malati cronici) e quindi si temono eventuali complicazioni. È opportuno inoltre consultare il proprio medico in caso di difficoltà a respirare, dolori al torace, tosse accompagnata da catarro giallo-verdastro, mal di gola particolarmente forte o, in generale, se dopo un iniziale miglioramento la malattia si prolunga per oltre una settimana o tende a peggiorare.

Rimedi “fai da te”

Quando ci si ammala di influenza è necessario:

* rimanere a riposo a letto, cercando di evitare un clima troppo secco nell'ambiente (per esempio, con l'uso di un umidificatore);
* non coprirsi troppo, soprattutto in caso di febbre alta, perché questo favorisce il surriscaldamento del corpo e può essere pericoloso soprattutto per i bambini;
* seguire una dieta leggera, ricca di liquidi, con almeno un litro di acqua al giorno, succhi di frutta, brodo e latte;
* usare farmaci antipiretici ed antidolorifici per abbassare la febbre e ridurre il mal di testa e i dolori muscolari. Va tuttavia evitato l'impiego di aspirina nei bambini tra i 3 e i 12 anni poiché la sua assunzione in concomitanza con una malattia virale potrebbe causare la sindrome di Reye, una grave sebbene rara malattia che potrebbe determinare gravi danni cerebrali. È bene sottolineare comunque che antipiretici e antidolorifici possono portare un certo sollievo ai sintomi, ma non riducono né la durata né l'intensità della malattia: tutti i farmaci di questo tipo, poi, possono avere importanti effetti collaterali, specialmente se usati per periodi troppo lunghi e senza un controllo medico.

Trattamento

Se non esistono problemi particolari di salute, di solito non vengono prescritte cure particolari per l'influenza salvo i rimedi “fai da te” già descritti. L'influenza non deve essere curata con gli antibiotici perché questi non sono attivi contro i virus. Gli antibiotici potranno esser prescritti solo quando si sospetta una complicazione batterica, per esempio otite, sinusite o polmonite.

Esistono tuttavia nuovi farmaci, come gli inibitori della neuraminidasi, che bloccano la moltiplicazione del virus ed hanno la capacità di ridurre la durata dell’influenza di uno-due giorni e limitare il contagio nei familiari. Questi farmaci devono tuttavia essere presi entro 48 ore dalla comparsa dei primi sintomi della malattia, altrimenti rischiano di non essere efficaci. Sono inoltre controindicati nei soggetti che soffrono di asma o malattie polmonari ed hanno alcuni effetti collaterali, per esempio mal di testa e tosse.

Prevenzione

La prevenzione dell'influenza è rappresentata dal vaccino. La vaccinazione è consigliata a tutte le categorie "a rischio" già elencate a proposito delle complicazioni, ma anche a coloro che lavorano in comunità (per esempio ospedali, case di riposo, scuole) o che svolgono lavori di pubblica utilità (per esempio vigili del fuoco e poliziotti).

Chiunque lo desideri può vaccinarsi, acquistando previa ricetta medica il vaccino in farmacia, ma occorre ricordare che in Italia, attualmente, diverse categorie beneficiano gratuitamente della vaccinazione. Il vaccino assicura una elevata protezione (almeno l'80 per cento) limitata però a soli 6-12 mesi: pertanto la vaccinazione deve essere ripetuta ogni anno, a causa della già descritta capacità del virus dell'influenza di modificarsi continuamente. Negli adulti è sufficiente in genere una sola iniezione ed occorrono circa 4 settimane per ottenere il massimo effetto. Per questo motivo il periodo di vaccinazione consigliato va dalla metà di Ottobre alla fine di Novembre. Il vaccino non ha effetti collaterali di rilievo, se si eccettuano una moderata dolenzia nella sede della puntura e la saltuaria comparsa di lievi dolori muscolari o febbre 6-24 ore dopo la vaccinazione. Una controindicazione al vaccino può essere un’allergia documentata alle uova ed è dovuta al fatto che i virus utilizzati per fabbricare il vaccino vengono coltivati su uova di pollo.

Per impedire la diffusione dell’influenza aviaria dai paesi asiatici (dove si è manifestata con alcuni casi) in Europa è stato disposto il divieto di importazione di carni e polli ed anche di uccelli ornamentali da tutti i paesi orientali interessati alla epidemia.

Va infine ricordato che in Italia, come in molti altri paesi del mondo, esiste una rete di monitoraggio che ha il compito di sorvegliare costantemente la comparsa di nuovi casi di influenza e di isolare i virus interessati, anche allo scopo di proteggere la popolazione da nuove grandi epidemie.

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