Influenza

Monday, June 30, 2008

Influenza: sempre sul catalogo autunno-inverno

L’influenza è l’argomento principe della stagione invernale. Le riviste mediche non possono esimersi dal pubblicare articoli che riguardino il tema; accade così che il dibattito sull’influenza e quello strettamente legato sulla opportunità di vaccinarsi si arricchiscano in continuazione di nuove ricerche, che spesso danno delle indicazioni contraddittorie.

È il caso di un articolo pubblicato sull’ultimo numero della rivista British Medical Journal nel quale si sostiene l’opportunità di estendere la vaccinazione agli operatori sanitari che sono a contatto con le persone anziane, una delle categorie più a rischio di essere colpite dal virus annuale dell’influenza.

L’articolo pubblicato allargherebbe, dunque, ad un’altra categoria la somministrazione del vaccino mentre da più parti si sostiene che la politica in merito ai vaccini antinfluenzali dovrebbe essere rivista. L’epidemiologo Tom Jefferson, per esempio, ha sostenuto anche dalle pagine del BMJ che esiste una discordanza tra le evidenze scientifiche riguardo alla reale efficacia dei vaccini antinfluenzali e alle scelte di politica vaccinale.

Secondo Jefferson il punto critico è uno: la potenziale confusione tra influenza e sindromi influenzali. Proprio durante i periodi dell’anno di massima diffusione dei virus influenzali, ogni patologia con sintomi in qualche modo riconducibili all’influenza viene considerata tale. Questa confusione determina una enorme sovrastima dell’impatto delle epidemie influenzali ma allo stesso tempo innesca un meccanismo che va dalla produzione eccessiva di vaccini che, poi, le industrie dovranno vendere, all’allargamento del vaccino anche a categorie che in realtà non ne avrebbero bisogno.

Molti scienziati pensano, al contrario, che quando si fanno scelte di politica sanitaria riguardanti la prevenzione bisognerebbe utilizzare una sorta di principio di precauzione. Il dibattito è ancora in corso. Lo era anche lo scorso anno, probabilmente lo sarà anche il prossimo.

Influenza: sempre sul catalogo autunno-inverno

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Friday, June 27, 2008

Ecco la dieta antigelo contro freddo e influenza

Aumentare del dieci per cento le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta ad “alzare la temperatura corporea” e a rafforzare, con l'apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell'insorgenza delle sindromi simil-influenzali, favorita dal grande freddo che è giunto improvvisamente sulla penisola. È quanto consiglia la Coldiretti nel sottolineare che con la discesa del termometro arriva anche il "permesso" ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali.

Una quota del dispendio energetico corporeo è rappresentata dalle calorie che il nostro organismo spende per mantenere la temperatura ideale di circa 37 gradi e, in occasione di abbassamenti repentini delle temperature come quelli attuali, può essere corretto aumentare di una piccola quantità l'assunzione calorica giornaliera. Fondamentale - sottolinea la Coldiretti - è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio - possibilmente crudi - per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull'organismo.

Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l'organismo a smaltire i sovraccarichi, migliorando le funzionalità intestinali. Per la frutta - evidenzia la Coldiretti - di grande importanza il consumo di frutta di stagione come i kiwi per il contenuto notevole di vitamina C.

Va anche ricordato che in un soggetto normale l'assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8-1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene. Un esempio di dieta antigelo che aiuta a resistere al freddo e ad evitare malanni di stagione, senza però fare ingrassare, inizia la mattina con latte e miele a colazione, per arrivare a consumare nel pasto principale zuppe o minestre di verdure ben calde (300 calorie), con un secondo a base di carni bianche di pollo o tacchino (160 calorie) e contorno di verdura cotta o cruda (30-40 calorie) e due frutti di stagione (50-100 calorie).

Ecco la dieta antigelo contro freddo e influenza

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